Autori
Jettingen 27-II-1702, Salisburgo 21-VI-1762
Fu compositore fecondissimo e di eccezionale versatilità da essere soprannominato il "Bach salisburghese". Lo stesso Mozart, da giovane, lo apprezzò e ne ricopiò, per studio, varie composizioni. Le sue musiche per organo e quelle vocali sacre, rientrano nell'ambito della polifonia dell'ultimo periodo barocco, mentre quelle per il teatro sono vicine allo stile galante della scuola napoletana.
(Dermulo, Trento 12-VI-1892; Trento 24-IX-1970)
Diventò sacerdote nel 1917 e compì gli studi musicali al Pontificio Istituto di Musica Sacra di Roma con i maestri Dobici, Casimiri e altri. Dal 1925 al 1965 tenne la direzione della cappella musicale del duomo di Trento e fu insegnante di canto nel Seminario Maggiore diocesano.
La Scuola Diocesana di musica sacra da lui fondata nel 1927 e diretta fino al 1962 fu tra le più distinte e attive nel nostro paese.
Dal 1931 al 1962 fu anche titolare della cattedra di musica sacra nel Conservatorio di Bolzano.
Si perfezionò nello studio del canto gregoriano, distinguendosi con pubblicazioni specializzate e impegnandosi a farlo conoscere in numerosi corsi e iniziative tra il clero e le religiose.
Realizzò molti accompagnamenti alle melodie gregoriane del “Liber usualis” e compilò anche un importante metodo di Accompagnamento gregoriano (Desclée, 1960).
Tra le composizioni si contano una ventina di Messe e di Requiem, per ogni organico, alcune anche in italiano; inoltre un numero sterminato di mottetti, inni, salmi, servizi di ogni tipo, canzoncine mariane e devozionali,... che è impossibile citare anche parzialmente.
Rimandiamo al catalogo meticolosamente compilato da Amelio Fiorini e pubblicato nel volume Monsignor Celestino Eccher (a cura della Scuola Diocesana di Musica Sacra, Trento, 1982).
Nella sua attività di compositore coltivò e imitò con particolare interesse la classica polifonia, pervenendo ad uno stile contrappuntistico personale e vigoroso.
(Catalogna, 1675- ivi 1749)
Di stile severo. Uno dei migliori organisti del suo tempo, fu riscoperto da Felipe Pedrell. Allievo di Cabanilles, fu titolare alla chiesa dei Santi Justo y Pastor in Barcellona, poi a Madrid alla Cappella Reale e al monastero delle clarisse. Ormai nota e studiata
è la sua raccolta “Musica de organo” dove albergano toccate, “tientos”, passacaglie. Altri manoscritti contenevano pagine più meditative sempre sostenute da uno stile osservato. La purezza dell’andamento polifonico si riscontra nelle fughe e nelle pagine curate
nell’espressività armonica. L’uso del pedale è limitato mentre il gioco alla tastiera fa intuire l’uso di fondi e misture. “Patriarca degli organisti spagnoli”.
(? Augusta, 14-VI-1653)
Organista della cappella della cattedrale di Augusta, fu il successore di Hans Leo Hassler. E’ il fondatore di una scuola organistica che ebbe influenza sulla Germania del sud soprattutto per lo spirito toccatistico delle composizioni e per il procedere imitativo delle voci. Un suo mottetto apre la pubblicazione ( con il primo numero) della rivista Polyphonia.
(Burlanda, 21-X-1897; Madrid, 23-VII-1878)
Fanciullo cantore e violinista della cattedrale di Pamplona. Sacerdote, maestro di cappella a Siviglia e professore di musica al Conservatorio di Madrid nel 1854 per la cattedra di composizione. Legato ai temi della tradizione musicale spagnola, scrisse una trentina di opere di afflato romantico e moltissime pagine di carattere religioso (salmi, messe. requiem, stabat mater, etc.). Numerose le opere didattiche e interessante il suo lavoro editoriale con il testo “Lira Sacro Hispana” dedicato alla antica produzione spagnola di caratttere liturgico.
(Bergamo 7-VI-1913; Firenze 14-IX-1981)
Studiò all’Istituto “Donizetti” della propria città con A. Donini, conseguendo a Milano, negli anni 1933-40, i diplomi in pianoforte, organo, musica corale, composizione e oboe.
Nel 1940-41-42 frequentò i corsi di perfezionamento all’Accademia Chigiana di Siena con F. Germani. Contemporaneamente iniziava l’insegnamento dell’organo al Conservatorio “Monteverdi” di Bolzano.
Oltre che di grande didatta si acquistò fama meritata di ottimo concertista.
Compose musiche organistiche pubblicate da Zanibon, Schola di Como e Carrara di Bergamo: per quest’ultimo editore compilò importanti ed utili antologie di musica d’organo.
(Eresing, Baviera, 5-I-1788 – Monaco di Baviera, 16-V-1847)
Organista della chiesa cattolica di S.Michele in Monaco di Baviera dal 1816 alla sua morte. Studente del seminario gregoriano di Monaco, compose su modelli efficacemente semplificati mottetti che preludono alla produzione ceciliana tedesca di fine ‘800. Moltissime le sue pagine ancora sconosciute e conservate in manoscritto. E’ autore di un Requiem per coro e orchestra.