Con queste pagine attribuite a Francesco Zannetti e con queste Messe dal profumo d’archivio, “Polyphonia” (rivista che Vinicio Carrara particolarmente amava) ripropone uno dei temi che 25 anni fa l’hanno fatta nascere: ricercare pagine nascoste del grande patrimonio archivistico e ‘restaurare’ dipinti del mondo polifonico sconosciuti e inesplorati. Chi avesse la pazienza di riguardare questo nostro cammino troverà, nel tracciato culturale che ci siamo imposti, storie musicali inedite, pentagrammi e intrecci polifonici di sapore lombardo, echi di terra veneta, tracce piemontesi e napoletane e molto altro fino ad oggi non pervenuto sul leggìo di un direttore di coro. Oggi ripartiamo dal cuore della Toscana, da Volterra, dalla cui storia Francesco Gabellieri ripropone la filigrana settecentesca di un autore conosciuto dalla musicologia, ma non ancora rivissuto nella sua veste armonica e contrappuntistica dalla coralità contemporanea. Un piccolo ma validissimo saggio introduttivo del curatore agevolerà la lettura e l’esecuzione di questo “nuovo mondo” ritrovato. L’ennesima porta riaperta sulla storia di Cappelle musicali e su musicisti che hanno servito con coerenza e fedeltà il loro giardino sonoro. Un poco come abbiamo cercato di fare noi, per anni, con le pagine di questa nostra rivista. (GNV)