Descrizione

Testo a cura di Acciai Giovanni.
Questa messa, ora pubblicata per la prima volta in edizione moderna, è conservata presso la biblioteca del Conservatorio di musica “San Pietro a Majella” di Napoli. Si tratta di un chiaro esempio di Missa Brevis, ossia di una messa “parziale” assai praticata a Napoli dagli anni Trenta del Settecento e poi diffusa altrove.
L’organico vocale (2 voci acute) e strumentale (organo) della Messa sembrano volerne suggerire l’esecuzione in contesti ambientali di piccole dimensioni, come le cappelle private delle case patrizie o le chiese conventuali dei numerosi monasteri femminili fiorenti nella Napoli del termpo.
In questa Messa, il filo melodico della trama compositiva, pur essendo solido, è essenziale, la linea vocale, seppur semplice, non è mai generica o convenzionale; stile compositivo appropriato alla musica sacra.