“Con obligo di cantar…” Vol.1
20,00 €
Fogli d’album per organo sul cantus planus
Esaurito
Descrizione
Se dovessimo dar retta all’aneddotica, potremmo immaginare Frescobaldi alla tastiera mentre, con la sua bella voce di tenore (che gli veniva riconosciuta…), interviene personalmente in quell’inciso del “Recercar con obligo di cantare la quinta parte senza tocarla”. Enigma, come ben sappiamo, felicemente risolto. Potremmo anche immaginarlo in un incipit gregoriano o nell’esposizione di un’antifona, di un inno e del susseguente capriccio di fantasia.
La voce intona, l’organo risponde.
Sappiamo che alcuni organisti contemporanei spesso utilizzano questo connubio così evocativo e sospeso tra l’antica notazione e lo svolgersi di un pensiero musicale adeguato. Così come risulta di immediata applicazione, attraverso le pagine di questa raccolta, l’utilizzo di un piccolo gruppo di cantori abituati al “cantus planus” o di un bravo solista capace di condurre l’attenzione dell’ascoltatore alla declamazione dell’antico canto cristiano. Guidati da questo quadro d’assieme, abbiamo “recercato” tra le carte brani organistici dove fosse evidente e chiaro l’espandersi melodico del cenno gregoriano, così come abbiamo raccomandato ai nostri autori contemporanei di rendere quasi “palpabile” il tema per aiutare l’ascoltatore a “ri-cavarlo” dalla memoria o di gustarlo nella sua essenzialità melodica ben evidenziata. Naturalmente, in assenza dell’aspetto antifonico, ogni organista sarà libero di presentare la sola pagina strumentale, ricorrendo alla più ampia libertà di registrazione per una restituzione dell’atmosfera che abbiamo inseguito nella nostra ricerca.
La voce intona, l’organo risponde.
Sappiamo che alcuni organisti contemporanei spesso utilizzano questo connubio così evocativo e sospeso tra l’antica notazione e lo svolgersi di un pensiero musicale adeguato. Così come risulta di immediata applicazione, attraverso le pagine di questa raccolta, l’utilizzo di un piccolo gruppo di cantori abituati al “cantus planus” o di un bravo solista capace di condurre l’attenzione dell’ascoltatore alla declamazione dell’antico canto cristiano. Guidati da questo quadro d’assieme, abbiamo “recercato” tra le carte brani organistici dove fosse evidente e chiaro l’espandersi melodico del cenno gregoriano, così come abbiamo raccomandato ai nostri autori contemporanei di rendere quasi “palpabile” il tema per aiutare l’ascoltatore a “ri-cavarlo” dalla memoria o di gustarlo nella sua essenzialità melodica ben evidenziata. Naturalmente, in assenza dell’aspetto antifonico, ogni organista sarà libero di presentare la sola pagina strumentale, ricorrendo alla più ampia libertà di registrazione per una restituzione dell’atmosfera che abbiamo inseguito nella nostra ricerca.
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