Amabilis, nella sua doce fissità, è la Madonna dei Chierici che, nel chiaroscuro del Duomo di Volterra, da secoli è “oggetto di singolar divozione” e di nobili attenzioni anche solo ad osservarne i tratti di giovane madre.

La semplicità e la spiritualità che da esse promanano, creando un ordito di tenerezza intorno a tale scultura lignea, hanno suggerito ai curatori di questi appunti mariani di “convocare” musicisti contemporanei che sapessero cantare a Maria, sulla tracce delle preces a Lei più gradite.

La singolarità di questa proposta sta nella scelta di far scrivere per tre voci femminili a cappella, come anticamente si usava fare soprattutto con destinazioni conventuali.

Le voci femminili ci paiono tese anch’esse ad innalzare, con la trasparenza e la soavità del timbro, lo sguardo incantato ad Virginem, fino all’eleganza compunta della Madonna dei Chierici.