Testo complesso, antichissimo, carico di millenni di storia e di civiltà umana superando il logorio dei tempi attraverso vari linguaggi ma che può essere,però, messo a confronto con la particolare efficacia significante della nostra “limba”, e,visto il tornaconto,ho potuto sperimentarne una traduzione campidanese.
Parallelamente l’attenzione verso il canto religioso popolare sardo e gli strumenti che l’accompagnano, radicati tenacemente nella mia natura di uomo e di musicista, vuole essere, ancora una volta, segno dell’amore che nutro per la mia terra.