Descrizione

La Sonata per organo in Sol minore di Giuseppe Bencini proviene da una voluminosa miscellanea manoscritta di Sonate per  l’organo e cembale di vari autori conservata persso il Museo Internazionale e Biblioteca della Musica di Bologna.
Questa sonata mostra un tastierismo esuberante e nello stesso tempo una condotta ordinata e strumentale delle linee, una modalità che richiama innanzitutto i modelli del toccatismo di Alessandro Scarlatti, in particolare nella qualità di una condotta motivica e ritmica “ostinata”, percorsa cioè senza interruzione per tutta la durata dei rispettivi brani, secondo il gusto tipicamente barocco del cosiddetto “perpetuum mobile”.