Nun danket Alle Gott
16,90 €
Corale con 6 variazioni per Organo
Descrizione
Il corale Nun danket Alle Gott, su testo (tre strofe) di Martin Rinckart (1586-1649) e con melodia attribuita a Johann Crüger (1598-1662), dall’iniziale utilizzo come semplice Tisch-Gebetlein (piccola preghiera domestica, da tavola) acquisì nel xviii secolo un senso identitario e sociale assai spiccato (fu chiamato il «Choral von Leuthen» per essere stato intonato dall’armata prussiana a Leuthen nel 1757 sotto il comando di Federico ii, dopo una vittoria riportata contro gli austriaci).
Rinck ha scritto queste raccolte di corali con un duplice scopo, didattico-pratico e artistico. L’impronta pratica e cultuale è ben sottolineata dal dottor Grosheim, nella sua recensione approntata per la rivista Caecilia in occasione dell’uscita del primo volume del Choralfreund:
Come tema si trova qui anzitutto il corale stesso, in una semplice scrittura a quattro voci, come può essere cantato insieme dalle solite quattro voci. Seguono poi diverse variazioni nello stesso accompagnamento armonico, le quali possono servire per l’alternanza nelle varie strofe del Lied, in modo da evitare una fiacca monotonia. Diverse variazioni del Cantus firmus, vivaci e complesse, possono essere utili come Preludi. Gli Interludi sono ora semplici introduzioni da una strofa all’altra. Il tutto non può essere scritto in modo più liturgico.
Rinck ha scritto queste raccolte di corali con un duplice scopo, didattico-pratico e artistico. L’impronta pratica e cultuale è ben sottolineata dal dottor Grosheim, nella sua recensione approntata per la rivista Caecilia in occasione dell’uscita del primo volume del Choralfreund:
Come tema si trova qui anzitutto il corale stesso, in una semplice scrittura a quattro voci, come può essere cantato insieme dalle solite quattro voci. Seguono poi diverse variazioni nello stesso accompagnamento armonico, le quali possono servire per l’alternanza nelle varie strofe del Lied, in modo da evitare una fiacca monotonia. Diverse variazioni del Cantus firmus, vivaci e complesse, possono essere utili come Preludi. Gli Interludi sono ora semplici introduzioni da una strofa all’altra. Il tutto non può essere scritto in modo più liturgico.
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